Caso Milinkovic-Savic: la mossa di Lotito spiazza anche Sarri. Fa discutere l’ammonizione del serbo che salterà il derby per squalifica
Sarà l’argomento più caldo in casa Lazio nella settimana che precede l’attesissimo derby della Capitale. La discussa e discutibile ammonizione che l’arbitro Manganiello ha rifilato a Sergej Milinkovic-Savic nel corso della sfida contro la Salernitana impedirà al serbo di scendere in campo contro la Roma.
La rabbia di tutto l’ambiente laziale inonda da ieri sera le piattaforme social: la decisione del fischietto di Pinerolo è stata interpretata e vissuta come una sorta di provvedimento a comando, non piuttosto un semplice errore di valutazione.
Molti sostenitori biancocelesti hanno fatto notare che lo stesso Manganiello lo scorso anno ammonì Mattia Zaccagni, diffidato anche lui, proprio sette giorni prima della stracittadina. Rabbia, sospetti e frustrazione che si aggiungono all’amarezza per l’inopinata sconfitta contro i granata di Davide Nicola.
Anche la dirigenza biancoceleste ha voluto far sentire la sua voce: sembra infatti che nel concitato dopo partita il direttore sportivo Igli Tare abbia chiesto spiegazioni a Manganiello, il quale dal canto suo ha tirato dritto, convinto di aver preso la decisione corretta.
Caso Milinkovic-Savic, Lotito chiede spiegazioni a Trentalange
Sulla stessa lunghezza d’onda di Manganiello si sono schierati i vertici arbitrali: il designatore Gianluca Rocchi ha ritenuto giusta l’ammonizione nei confronti di Milinkovic-Savic. Avrebbe anzi rivelato che il centrocampista serbo ha rischiato addirittura di prendere un cartellino rosso.
Oltre al danno, anche la beffa per una Lazio che invece si sente vittima di una profonda ingiustizia. Durante il pomeriggio di oggi nel corso del consiglio federale andato in scena a via Allegri, la sede della FIGC, il presidente Claudio Lotito ha manifestato il suo esplicito dissenso nei confronti delle decisioni arbitrali.
Il numero uno biancoceleste ha chiesto spiegazioni sulla direzione di gara di Manganiello. Al termine del consiglio federale il patron laziale si è fermato a parlare con Alfredo Trentalange, presidente dell’AIA.
L’associazione non ha ritenuto che l’operato dell’arbitro fosse da condannare, una presa di posizione che ha fatto letteralmente infuriare l’imprenditore romano. Ma ormai, purtroppo per la Lazio, non c’è più niente da fare: Sarri dovrà affrontare il derby senza il suo uomo migliore.