Lazio, è Casale la vera sorpresa: il dato che dà ragione a Sarri

Nicolò Casale, dopo qualche settimana ai margini, si è preso la difesa della Lazio e i numeri, accompagnati da prestazioni degne di nota, sono dalla sua parte

La Lazio, in sede di mercato estivo, ha rivoluzionato più di un reparto. Tra i pali sono arrivati Maximiano e Provedel, al posto di Reina e Strakosha, mentre in difesa hanno salutato Luiz Felipe e Acerbi. Per quanto concerne il pacchetto difensivo, la società, ha deciso di puntare forte su Romagnoli, sul confermato Patric, sulla scommessa Gila e su Nicolò Casale.

Casale
Nicolò Casale in contrasto con Beto nel corso di Lazio-Udinese (Foto Ansa)

Il classe ’98, dopo solo una stagione in Serie A con il Verona, ha attirato le attenzioni del club capitolino che, dopo averlo corteggiato a gennaio scorso, ha deciso di investire circa 10 milioni per portarlo a Roma.

Sarri ci ha messo un po’ per inserirlo e Casale ha aspettato silenziosamente la sua occasione. Fin qui ha disputato 5 match (4 in Serie A e uno in Europa League). A metà settembre, dopo il match contro la Cremonese, ha accusato anche un problema muscolare che lo tenuto ai box per circa 20 giorni. Un “rallentamento” che non ha scalfito l’ex Verona, anzi gli ha permesso di riprendere la forma ideale per essere determinante per la squadra.

Lazio, il dato su Casale dà ragione a Sarri

Maurizio Sarri, allenatore della Lazio (Foto Ansa)

Casale, nei 4 match disputati in campionato in questa stagione, ha sempre fornito prestazioni di spessore. In più la squadra, con lui in campo, non ha mai preso gol. Ha una media voto, per gli amanti del fantacalcio, molto alta (6.38 pura e 6.25 fantamedia).

Il classe ’98, inoltre, sta dimostrando di essere a su agio anche nella linea 4 da centrale puro. Un dettaglio non di poco conto, visto che nell’unica stagione disputata in Serie A si era contraddistinto come uno dei migliori interpreti della difesa a 3 di Tudor. La crescita di Casale potrà essere importante sia che per la Lazio che per la Nazionale di Mancini. Il ct, infatti, potrebbe pensare di convocare il centrale biancoceleste in vista delle prossime amichevoli di metà novembre contro Austria e Albania.

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