Maradona, le polemiche turbano la grande festa: “Ci sono malintenzionati…”. Tante emozioni al San Paolo nel giorno del ricordo del Pibe de Oro
Festa doppia oggi pomeriggio a Napoli, allo stadio Maradona. La squadra di Luciano Spalletti ha travolto il Sassuolo e consolidato il primo posto in classifica. Ma prima del match tra azzurri e neroverdi è andata in scena la mini celebrazione per i 62 anni del Pibe de Oro.
In assenza del presidente Aurelio de Laurentiis, in viaggio negli Stati Uniti, è stato il figlio e vice-presidente, Edoardo De Laurentiis, a fare gli onori di casa. Il ricordo di Dieguito è stato affidato a due grandi amici ed ex suoi compagni, Salvatore Bagni e a Gianfranco Zola.
“Vorrei evidenziare l’umanità di Diego – ha sottolineato proprio Bagni – invece sono state messe in risalto soltanto le cose negative. Sono onorato di averlo conosciuto e di averci giocato insieme”.
Zola ha invece svolto il ruolo di vice-Maradona nell’ultimo periodo dell’argentino in maglia azzurra per poi ereditarne la maglia numero 10: “Ho vissuto momenti bellissimi con lui, è una delle ragioni per cui sono diventato un certo tipo di giocatore. Lo devo a Diego e a quel gruppo che mi ha fatto crescere tanto”.
Per celebrare il compleanno di Diego, è stata realizzata una splendida statua con il piede sinistro dorato: la scultura ha fatto il giro di campo davanti ai tifosi presenti sugli spalti.
Maradona, festa tra le polemiche: la rabbia dei figli
Alla cerimonia in onore di Maradona non erano presenti i figli del fuoriclasse argentino. Diego Armando jr ha pubblicato un comunicato in cui si è scagliato contro Stefano Ceci, amico e per diversi anni manager dell’ex Pibe de Oro.
“Un nuovo compleanno del nostro papà si avvicina, vogliamo ricordarlo con amore e rispetto, come sempre, rendendogli omaggio come faremo domenica“.
Ma dopo l’incipit dedicato al padre, Diego jr e gli altri figli attaccano l’ex manager e presunto amico del numero dieci nato a Lanus nel 1960.
“Purtroppo ci sono malintenzionati come Stefano Ceci, che aggirando tutte le sentenze dei tribunali emesse sia in Argentina che in Italia, non cessa di voler approfittare e sfruttare indebitamente l’immagine e il nome di nostro padre, e organizza presunti ‘omaggi’ che in realtà nascondono affari poco chiari“.
“Per questo – conclude il comunicato – chiediamo a tutti gli estimatori di nostro padre di non farsi ingannare da queste persone senza scrupoli. Come sempre, continueremo a lottare instancabilmente in difesa di Diego Armando Maradona“.