Nuove accuse sono arrivate verso il Barcellona e l’ambiente blaugrana: a stupire, in particolare, è una prassi seguita all’interno del club.
L’atmosfera è di nuovo bollente in Catalogna, 12 mesi dopo. Per la seconda stagione consecutiva, infatti, il Barcellona ha fallito l’accesso agli ottavi di Champions League. A rientro dalla pausa del Mondiale, dunque, la squadra di Xavi giocherà uno spareggio importante contro una delle seconde dai gironi di Europa League.
Il risultato, nonostante le buone cose mostrate in Liga, ha riacceso gli interrogativi sul nuovo ciclo inaugurato a Barcellona, con la squadra che si è sciolta di fronte alle prime prove di un certo livello con Bayern Monaco e Inter. Nelle ultime ore, poi, sul club è arrivata un’accusa molto pesante sulla gestione di alcune situazioni durante la settimana.
Il Barcellona è rinomato in tutto il modo per la sua maniera unica di coltivare il talento dei giovani attraverso la Cantera. Una fucina davvero straordinaria di ragazzi di qualità, che è stata la chiave dei successi di Pep Guardiola ed in generale di gran parte degli ultimi 20 anni. Le cose, però, non sembrano funzionare più come una volta. E c’è anche chi, pur essendo un diamante grezzo, preferisce cambiare aria.
Così ha fatto anche uno dei maggiori talenti classe 2003 del calcio mondiale, l’olandese Xavi Simons. Con la procura di Mino Raiola, il nativo di Amsterdam è prima passato dal Paris Saint-Germain, senza grossa fortuna, ed ora sta mostrando tutto il suo valore proprio in patria, al PSV. Giovedì, ad esempio, i biancorossi hanno ottenuto una preziosa vittoria per 2-0, in Europa League, sull’Arsenal capolista in Premier League.
Un match in cui Xavi Simons ha certamente brillato, catturando proprio l’attenzione dei media spagnoli. “Le cose stanno andando bene, mi alleno duramente e do tutto quello che ho. Il calcio è la mia vita. Sono piccolo, ma questo non importa”, ha raccontato ad AS il diciannovenne, inserito anche nella lista dei preconvocati, con l’Olanda, per l’imminente Mondiale in Qatar. Un premio davvero importante per la sua crescita.
Una crescita che, secondo lo stesso giocatore, è evidentemente dipesa dall’addio al Barcellona, alla quale ha rivolto una chiara critica durante l’intervista: “Al Barcellona” ha raccontato, riferendosi evidentemente ai giorni trascorsi nel Barcellona B, “non si lavora in palestra ma solo con il pallone. Al PSG ho scoperto che lì si lavora anche in palestra e che avrei dovuto sviluppare delle abilità per difendermi durante le partite. Il campionato francese era molto fisico e ho vissuto la differenza sulla mia pelle” ha concluso.
Una confessione che forse può far riflettere sull’evoluzione del calcio europeo e sul fatto che la Cantera brilli oggi meno che un tempo. Eppure, in Catalogna sembrano pronti a continuare sulla stessa strada. L’allenatore, Xavi, è uno che ha vissuto quell’ambiente sin da ragazzino, e proprio con lui si sta provando a ripartire, mettendo al centro elementi come Pedri e Gavi. Viste le ultime performance, tuttavia, non è detto che Xavi Simons non diventi un rimpianto.
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