Pablo Marì è stato accoltellato in un centro commerciale, ora è in ospedale: le sue condizioni e la dinamica dell’aggressione.
Il difensore del Monza Pablo Marì è stato accoltellato al torace in un centro commerciale. Lo spagnolo non è l’unico ferito. C’è stata un’aggressione – esclusa la pista terroristica – e sono state colpite diverse persone, di cui quattro sono in gravi condizioni e sono stati trasportati in codice rosso. Un altro uomo, il cassiere del supermercato, non ce l’ha fatta.
Al centro Milanofiori di Assago, nel supermercato Carrefour, sono stati vissuti attimi di follia. Intorno alle 18.30 di questo pomeriggio, un uomo ha accoltellato diverse persone, ferendo anche il calciatore del Monza. Il cassiere del supermercato non ce l’ha fatta, altre due donne anziane non sono in gravi condizioni, mentre altri quattro uomini sono stati feriti gravemente. Pablo Marì è stato portato in ospedale al Nigarda in elicottero ma fortunatamente è fuori pericolo. E’ stato prontamente operato per suturare le ferite da coltello, che fortunatamente non ha toccato i polmoni.
Secondo quanto dichiarato dall’inviato Marco Este, presente al Nigarda durante la diretta di Calciomercato.it a Tvplay, il giocatore spagnolo è fuori pericolo e Adriano Galliani ha rassicurato tutti sulle condizioni dell’atleta. Al nosocomio sono arrivati anche l’allenatore Palladino e la moglie dell’atleta.
Aggressione al Carrefour di Assago: Marì in ospedale, cos’è successo
Nessun attacco terroristico o premeditato. L’uomo che ha ucciso il cassiere del supermercato e che ha aggredito altre persone, ferendo anche il difensore del Monza, è stato fermato subito dai carabinieri grazie all’intervento dei clienti.
L’aggressore è un 46enne italiano, sottoposto ad un trattamento sanitario obbligatorio per disturbi psichici. L’uomo ha afferrato improvvisamente un coltello dagli scaffali del locale e ha cominciato a ferire le persone, in modo totalmente casuale. Decisivo l’intervento dei presenti, che sono riusciti a fermarlo. Successivamente, i carabinieri l’hanno bloccato e l’hanno portato negli uffici del comando provinciale di Milano, dove secondo la Repubblica è in stato confusionale e starebbe pronunciando frasi senza senso.