Juventus, inchiesta sui bilanci, Chiellini ai compagni: “Non parlate”

Dall’inchiesta sui bilanci e le plusvalenze della Juventus spunta un messaggio con il quale Giorgio Chiellini invitava i compagni a non parlare

L’inchiesta “Prisma” della Procura della Repubblica di Torino sui bilanci e sulle plusvalenze della Juventus, che vede 15 tra membri del CdA e dirigenti con responsabilità strategiche bianconeri del presente e del passato indagati, con tanto di richiesta di arresti domiciliari per il Presidente Andrea Agnelli, quotidianamente regala clamorosi sviluppi.

Maurizio Arrivabene, Andrea Agnelli e Pavel Nedved
Maurizio Arrivabene, Andrea Agnelli e Pavel Nedved (Ansa)

Dopo la ormai famigerata “Carta Ronaldo“, i 2o milioni di euro come compenso per il fuoriclasse portoghese non messi a bilancio, ecco spuntare uno stralcio di una chat WhatsApp tra i calciatori. L’edizione odierna de “La Repubblica” pubblica alcuni messaggi inviati dall’ex capitano bianconero Giorgio Chiellini a una chat WhatsApp della squadra.

Ragazzi state tranquilli, vado dal presidente e firmo una scrittura a garanzia“, il messaggio incriminato di Chiellini che in un altro puntualizza che successivamente sarebbe stato rilasciato, per “questioni di Borsa“, un comunicato che non avrebbe riportato i reali termini dell’accordo con la dirigenza bianconera invitando nel contempo i compagni a un sorta di consegna del silenzio. In pratica, non ne avrebbero dovuto fare parola con i giornalisti.

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Giorgio Chiellini
Giorgio Chiellini, ex capitano della Juventus (Ansa)

Ma qual era l’oggetto dell’accordo tra Chiellini e compagni e la società bianconera? All’epoca dei fatti, durante la prima fase dell’emergenza legata alla deflagrazione della pandemia di Covid con il conseguente lockdown che ha avuto notevoli ricadute negative sui bilanci dei club, i calciatori bianconeri per venire incontro al club accettano di decurtarsi lo stipendio annuale di 4 mensilità per un risparmio di circa 90 milioni di euro.

Tuttavia, secondo quanto si legge nel suddetto articolo de “La Repubblica”, la Juventus si impegnava, sulla base degli accordi sottoscritti tramite side letter firmate da Fabio Paratici e 17 membri della rosa, a liquidarne 3 nei successivi anni secondo una triplice modalità: buonuscita in caso di cambio squadra da parte del calciatore, un premio fedeltà o un loyalty bonus in caso di permanenza.

Le divergenze tra gli accordi depositati in Lega e quelli trovati negli studi legali dagli inquirenti sarebbero però nette, con i messaggi inviati da Chiellini alla chat di squadra che gettano un’ombra anche sul comportamento, omertoso e opportunistico, degli stessi calciatori bianconeri.

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