Intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it in diretta su TvPlay, Francesco Repice ha parlato della Juventus e non solo: le parole dello storico giornalista della RAI.
Intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it in onda su TvPlay Francesco Repice, giornalista e radiocronista, ha detto la sua su alcune situazioni calcistiche legate alla Juventus e non solo.
IL CASO JUVENTUS – “Se si ipotizzano altri reati, ovvero che su tot milioni qualcuno ha preso qualcosa in nero, perché di questo si sta parlando, come glieli hanno dati? Le valigette le hanno mai ritrovate? Bisogna fare attenzione su queste cose. Sono soldi liquidi che sono stati spostati? E dove sono andati? La procura stessa ha detto un’altra cosa, ci sono delle situazioni che stanno approfondendo e valutando. Difficile dire che un gip o un giudice delle indagini preliminari abbia preso così alla leggera la questione. Bisogna essere cauti, per anni abbiamo cercato di spiegare, in maniera abbastanza confusionaria a volte, l’atteggiamento di un allenatore, una partita, questioni tecniche. Poi ci siamo impelagati in processi, c’è gente che ci sta lavorando su queste cose qui, bisogna fare attenzione sennò si rischia brutte figure. La sensazione è che qualcosa stia accadendo, c’è qualcuno che ci sta lavorando, attendiamo gli sviluppi”.
ALLEGRI – “Credo che sia comunque complicato risollevare questo gruppo, per Allegri come per gli altri tecnici che sono passati negli anni passati sulla panchina della Juventus. Secondo me per esempio Pirlo avrebbe dovuto continuare il suo lavoro alla Juventus. Attualmente vedo un po’ una genuflessione per chi propone e fa giocare a calcio. A calcio si vince con i giocatori forti, non per altro, la Juventus ha giocatori che in assoluto possono essere considerati forti ma che in questo momento fanno fatica anche perché la squadra è stata costruita male. In questo momento penso nessuno farebbe meglio là. Il problema della Juventus, e del calcio italiano in generale, è che ci siamo fermati un po’ troppo su aspetti tattici di scarsa importanza, mentre sull’aspetto atletico ci siamo un po’ fermati. Se vedo i giocatori del Benfica che arrivano sempre prima sulla palla, ti saltano sempre in velocità, allora c’è qualcosa che non ha funzionato dal punto di vista atletico. Secondo me non c’è un grosso gap a livello tecnico con le squadre europee in questo momento, ma atletico”.
Francesco Repice sul possibile sostituto di Allegri
SIMONE INZAGHI E IL CONFRONTO CON ALLEGRI – “Inzaghi non ha vinto quello che ha vinto Allegri, parliamo di un tecnico che ha comunque vinto Scudetti e ha fatto due finali di Champions League. Fossi stato in lui non sarei mai tornato alla Juventus ma avrei fatto continuare Andre Pirlo. Poteva continuare in Italia anche altrove, mi è stato detto che ha visto due volte i Firedkin. Ci fu il tentativo in casa Juventus di cambiare anni fa perché la squadra poi in Europa non vinceva, però io ragiono in modo un po’ diverso perché tifo una squadra che vince molto poco, quindi mi basta vincere anche al 95’ con un gol sporco in una partita brutta. Cassano? Altri hanno commentato, c’è poco da dire, quando ha parlato di scappati di casa per i compagni di Maradona l’ha sparata grossa. Probabilmente però dall’alto della cifra tecnica che aveva lui avrà avuto solide basi per il suo ragionamento”.
IL POST ALLEGRI E SKIRINAR – “Farei di tutto per portare in Italia Jurgen Klopp. Su Skriniar, quella è la maglia dell’Inter, abbiamo idea di cosa si sta parlando? L’hanno vestita giocatori come Mazzola e Facchetti. Sarebbe la fascia dell’Inter. Sì ci sono quei tre o quattro milioni in più ma non penso ne guadagni pochi. Con tutto il rispetto per il PSG, ma la maglia dell’Inter è qualcosa che va al di là, ci hanno giocato giocatori dal valore tecnico e umano incredibile. C’è un palcoscenico come San Siro”.