Maradona avrebbe compiuto 62 anni domenica 30 ottobre, invece si ritroverà tanti messaggi e l’ultimo regalo di Ciro Ferrara: le parole dell’ex difensore sono struggenti.
Mancano pochissimi giorni ad una data che per argentini, napoletani e appassionati di calcio non è per nulla banale. Domenica 30 ottobre sarà l’anniversario di nascita di Diego Armando Maradona. Per qualcuno rappresenta quasi la commemorazione del Messia. Come se fosse Natale. E’ così che la città partenopea sta provando a superare il lutto del Pibe de Oro, ormai scomparso da due anni.
In occasione di questa data particolare, Ciro Ferrara ha preso coraggio e ha finalmente lasciato l’Italia per andare a trovare il suo caro vecchio amico Diego Armando Maradona, compagno di mille avventure, successi, delusioni e tante emozioni. Proprio l’ex difensore di Napoli e Juventus, quando organizzò la partita d’addio al calcio giocato, riportò il Diez al San Paolo per un saluto alla sua gente. Il legame tra i due era fortissimo, pieno d’affetto e di stima.
Così, Ferrara vola in Argentina, precisamente a Buenos Aires. E’ il viaggio dell’ultimo saluto, dell’elaborazione del lutto. Ma Ciro non è solo: ha portato con sé un regalo per Diego, che avrebbe voluto consegnare quando era ancora in vita.
Ferrara va da Maradona: “Ora sono pronto per salutarti”
“Sto salendo su un aereo, volo a Buenos Aires per la prima volta da quando hai lasciato questo mondo – scrive Ferrara a pochi minuti dall’inizio della partita del Napoli contro il Rangers – Adesso sono pronto, vengo a salutarti dove mai avrei voluto trovarti. Ben piegata, ho messo in valigia la tristezza“. L’ex difensore del Napoli scrive queste righe per condividere il viaggio e il dolore con i suoi follower e amici di Diego.
Ciro prosegue la sua lettera e confida di aver portato con sé anche un regalo, probabilmente da consegnare personalmente al Pibe de Oro, dove ora riposa in pace: “Nella tasca interna ho una copia del mio libro, con la dedica per un amico ancora in vita“. Si tratta del suo libro “Ho visto Diego“, la cui prefazione fu proprio a cura dell’amico argentino. “Abbiamo viaggiato tanto insieme io e te per le trasferte del Napoli: è capitato che ti aspettassimo invano all’aeroporto, sapendo che saresti arrivato in tempo per giocare la partita. Anche stavolta, come ogni volta, il viaggio rappresenterà il tempo sospeso tra desiderio e realtà: sarà come riagguantare l’illusione che tu mi stia aspettando. Vigorose pacche sulla spalla e sorrisi di gioia fanno rumore, come accade quando due vecchi amici si riabbracciano, dopo aver toccato insieme il cielo del mondo“.