Carlo Nicolini (Shakhtar) a TVPLAY: “Mudryk come Mbappé e Leao: vale più di 100 milioni. “

Carlo Nicolini, vice del direttore sportivo dello Shakhtar Donetsk, è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it su TVPLAY: le sue parole.

Carlo Nicolini, il vice di Darjo Srna, ha parlato ai microfoni di Calciomercato.it del futuro del talento Mykhaylo Mudryk, Lassina Traoré e sul mercato in entrata e uscita dello Shakhtar Donetsk.

Carlo Nicolini, vice direttore sportivo dello Shakhtar Donetsk
Carlo Nicolini, vice direttore sportivo dello Shakhtar Donetsk (Screenshot dalla diretta TVPLAY)

STAGIONE SHAKHTAR: “E’ stato fatto un grande lavoro da parte di tutta la società. Siamo già qualificati in Europa League e a giugno non avevamo neanche una squadra, perché abbiamo perso 14 brasiliani“.

MUDRYK: “Su di lui ci sono i fari puntati, ma dico che le italiane arrivano sempre dopo. Ora è facile osservarlo, ma era possibile farlo prima. Le italiane portano proposte basse, non ci sediamo neanche per trattare. Ci sono tante candidate inglesi, c’è la spagnola di turno, la francese di turno, ma ora ci vogliono cifre giuste per portarlo via. Insieme a Mbappè, Leao e Vinicius, Mudryk è il giocatore più forte in quel ruolo“.

QUANTI SOLDI CI VOGLIONO PER MUDRYK: “Bastano 40 milioni per acquistarlo? Noi a queste cifre non parliamo. Neanche per cinquanta, non chiamiamo neanche il presidente per comunicare l’offerta. Noi valutiamo Mudryk più di Antony del Manchester United, pagato 100 milioni. Galleggia tra Arsenal e Manchester City? Sono due squadre che si sono interessate al giocatore. Ma ci sono anche altri club che possono spendere subito. Noi non non siamo obbligati a vendere, non vogliamo fare fenomeni. Non vogliamo sparare cifre che non sono realistiche. Ma in questa squadra, lui è il più determinante. Se si vogliono prendere certi calciatori che fanno la differenza nei top club ci vogliono anche i soldi giusti“.

LASSINA TRAORE’ : “E’ un calciatore fortissimo, sta tornando ora ai suoi livelli. Ovviamente, Lassina Traoré ha una valutazione diversa da Mudryk: ha una storia diversa dietro, ha un mercato diverso“.

CALCIATORI DA CONSIGLIARE ALLE ITALIANE: “Consiglio il nostro portiere della nazionale Trubin, al secondo anno in Champions League, non ci sono profili giovani più forti; Bondar, campione del mondo under 20 di circa 22 anni, un difensore centrale fortissimo; Sudakov è un 2002 e gioca come Iniesta; Bondarenko è capitano U21. Sono tutti giocatori che giocano ogni tre giorni e hanno vinto campionati“.

Nicolini: “Il Napoli deve ringraziarci”

CONTATTI CON IL NAPOLI: “Non ho avuto contatti diretti con Giuntoli. Il Napoli deve ringraziarci perché prima di prendere Kvaratskhelia era interessato a Solomon, calciatore israeliano. Cercavano un sostituto di Insigne, poi per guerra e altre vicende è saltata la trattativa“.

MATVIJENKO: “Ci sono parecchi club inglesi su di lui, è un centrale difensivo fortissimo nel costruire azione, in questi ultimi anni molte squadre lavorano su questo aspetto. Un grande suo estimatore è stato ed è tutt’oggi De Zerbi. Matvijenko è stato accostato a squadre italiane, ma nessuna offerta ufficiale è arrivata in sede. Sono arrivate quelle inglesi

CHI OSSERVA LO SHAKHTAR : “Stiamo cercando chi è disposto ad aiutarci in questa situazione. Le partite le giochiamo in Ucraina, ma a Leopoli, nella zona occidentale del Paese. Le partite europee invece a Varsavia, in Polonia. Stiamo sondando il mercato ucraino, ma cerchiamo anche in Brasile e nel resto del Sudamerica. Poi osserviamo atleti anche nel nord ed est Europa. Vogliamo solo ed esclusivamente crack“.

SITUAZIONE UCRAINA DAL PUNTO DI VISTA DEI CALCIATORI: “I calciatori sanno che sono privilegiati, hanno la possibilità di uscire e di fare la loro professione. Vedono questo come il loro essere in prima linea. In questi quattro mesi non c’è stata alcuna lamentela, loro non vogliono mai saltare l’allenamento. Stasera un paio di giocatori andranno al centro di raccolta profughi per dare un abbraccio ai bambini. Il loro atteggiamento è ammirevole. Si sentono orgogliosi di essere ucraini e sanno che se fanno una bella figura, portano il nome del Paese. Così riusciamo a far parlare ancora di quello che sta accadendo“.

COME SI FA A CONVINCERE I CALCIATORI A GIOCARE IN UCRAINA: “Noi diamo garanzie che li portiamo in territori non pericolosi. Ma non ci sono certezze matematiche. Lo Shakhtar però è una porta che ti apre portoni immensi: giochiamo in Champions e qui sono passati grandi campioni. C’è gente che valuta tante cose, non è solo una questione economiche. C’è bisogno di gente che sposa la causa e si metta in gioco, come ho fatto io per rispetto e motivazioni personali. Dev’esserci qualcosa dentro, devi sentire la missione dentro“.

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