Il CIES ha stilato la classifica dei migliori settori giovanili d’Europa. Primo posto per il Real Madrid: in classifica anche una squadra italiana.
L’osservatorio calcistico del CIES ha fotografato il movimento calcistico europeo facendo riferimento allo sviluppo dei giocatori e stilando una classifica Top 20 di quei club che hanno prodotto e lanciato più calciatori ad alto livello.
Nel mondo del calcio l’importanza dei vivai sta assumendo anno dopo anno sempre più rilevanza. In Italia questo tema è ancora lasciato un po’ in disparte, con pochissime eccezioni, mentre all’estero molti top club non hanno alcuna paura a lanciare in prima squadra i propri giovani.
CIES, primo posto per il Real Madrid
Il primo di questa particolare classifica è il Real Madrid, che vanta ben 43 calciatori provenienti da “La Fabrica”, anche se ‘solo’ cinque attualmente in prima squadra. Al secondo posto si trova ‘La Masia’ del Barcellona, con 38 calciatori prodotti e 8 mantenuti nell’attuale rosa. Al terzo posto spazio all’Olympique Lione, con un rapporto ben più alto: 34 calciatori in giro per l’Europa, ma ben 12 in squadra.
Per trovare la prima squadra italiana dobbiamo scendere a metà classifica, con l’Atalanta: sono 24 i giocatori usciti da Zingonia come professionisti fatti e finiti e che ora militano nelle grandi squadre, di cui 6 in rosa.
Nelle 20 presenti in graduatoria non c’è nessun altro club. Le big Inter, Milan e Juventus non sono presenti, pur avendo nelle ultime stagioni lanciato nel professionismo buoni calciatori come Miretti, Donnarumma o Casadei.
Interessante anche il capitolo riguardante le compravendite, ovvero quelle squadre che hanno venduto traendo i maggiori profitti dai propri giovani. Il primo premio va allo Sporting Lisbona, con lo stesso numero di giocatori formati nel club ma zero attualmente in rosa: facile da intuire, visti gli affari multimilionari condotti dal club portoghese nelle ultime stagioni. Bene anche PSG, Manchester United, Valencia, Chelsea, Arsenal, Rennes e Monaco, tutte sopra i 20 calciatori di alto livello formati nei rispettivi settori giovanili.
Classifica che dovrebbe dunque far riflettere il movimento calcistico italiano, ancora una volta troppo indietro per quel che riguarda l’importanza dei giovani.