Roma, paura per Pellegrini: la confessione di Mourinho sull’infortunio

Roma incassa una sconfitta di misura che fa male: Mourinho spiazza i tifosi con un’altra notizia poco rassicurante. La confessione.

Roma, il rammarico resta. Così come la certezza che la strada, forse, è quella giusta. La sconfitta interna contro il Napoli pensa, ma Mourinho non fa sconti. Avrebbe voluto vincerla anche lui di misura: la squadra giallorossa ha letto bene la gara secondo il tecnico. I partenopei non erano un avversario facile da affrontare. A maggior ragione occorre guardare al futuro con pragmatismo. Per questo lo Special One non lesina considerazioni dopo aver pungolato Lozano: “È quello che si tuffa sempre”.

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Mourinho sull’infortunio di Pellegrini

Frecciatine a parte, la Roma è pronta a guardare avanti: una prospettiva obbligata, ma piena di insidie e assenze. L’ultima, forse, potrebbe riguardare Lorenzo Pellegrini. Il capitano della Roma ha provato a chiedere il cambio più volte: “Ci ha segnalato in diversi momenti che non se la sentiva”. Il motivo è ben preciso e fa tremare i giallorossi. Si tratta di un problema che l’ex centrocampista del Sassuolo si porta dietro da parecchio. Una conseguenza dei ritmi forsennati di questo periodo senza sosta.

Roma, oltre il danno la beffa: Pellegrini a rischio

“Problemi al flessore”, sottolinea Mourinho nel post-partita. Una situazione che preoccupa anche in vista dell’Europa League. Nei prossimi giorni maggiori certezze. La Roma può perdere punti: è nella natura delle cose, ma non può – e non deve – perdere punti fermi. Pellegrini è uno di questi: senza il capitano la squadra è orfana di un riferimento importante in mezzo al campo e, mai come adesso, ce n’è bisogno. La Roma guarda avanti, ma deve capire se può farlo con maggiori certezze oppure no.

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Il tecnico sull’infortunio del capitano giallorosso

La conferma passa da Pellegrini. Una confessione che suona come un fulmine a ciel sereno. Mourinho dovrà lavorare tanto, anche per evitare ricadute e situazioni di questo tipo. Schierare la formazione sta diventando più arduo di giocare le partite. I rischi del mestiere stanno diventando una costante, forse il vero aspetto su cui lavorare è questo. La sosta per il Mondiale servirà anche a debellare queste incongruenze.

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