Vanja Milinkovic-Savic ha offerto un’altra grande prestazione contro l’Udinese: con i suoi numeri, il portiere del Torino può sognare in grande.
Quella in corso, per Vanja Milinkovic-Savic, fratello minore del laziale Sergej, è oramai la quinta in Serie A. Se tra il 2017 ed il 2019 aveva però collezionato tre presenze con Torino e Spal, da un po’ di tempo il serbo è diventato un elemento importante della rosa dei granata. Solo 5 le presenze nella stagione 2020/21, ma ben 27 lo scorso anno.
Quel che va segnalato, però, è soprattutto l’inizio di quest’annata, in cui il portiere classe 1997 si è imposto definitivamente come titolare del Torino, lasciandosi alle spalle. E ad oggi, anche i numeri segnalano quanto sia importante nel sistema di Ivan Juric oltre che – ovviamente – un elemento di valore per quanto riguarda gli interventi sulle conclusioni avversarie.
Milinkovic-Savic, che crescita: numeri da top quest’anno in Serie A
Nelle 11 partite di questa stagione, Milinkovic-Savic è stato titolare in tutti i match. E pur avendo subito 13 gol con quello di oggi (da Gerard Deulofeu), il suo rendimento ha influito spesso positivamente per i suoi. Anche oggi, nei minuti di recupero, ha salvato il risultato con una parata su Beto, che aveva colpito a botta sicura per il 2-2.
D’altronde, in attesa della conclusione di questa giornata per un’ulteriore aggiornamento, l’estremo difensore del Torino ha fatto registrare ben 32 parate, piazzandosi al 7° posto in generale in Serie A. Ed anche a livello percentuale, il suo peso – nell’economia del campionato dei piemontesi – si intuisce presto: il venticinquenne ha parato infatti il 76,2% dei tiri arrivatigli nelle prime 10 giornate, e solo in sette hanno fatto meglio di lui.
Al di là del suo livello tra i pali, poi, è evidente come il Torino si affidi spesso a Milinkovic-Savic per iniziare l’azione con i lanci lunghi. Per distanza dei passaggi progressivi, ad oggi, solo i portieri di Sassuolo, Monza ed Empoli gli sono davanti. In ogni caso, la sua crescita è innegabile, e presto sarà atteso forse anche dalla più grande emozione della sua carriera: difendere i pali della Serbia al Mondiale in Qatar, in cui suo fratello, gli juventini Filip Kostic e Dusan Vlahovic, dovrà far sognare i tifosi.. La posta in palio sarà alta, così come l’occasione per fare bene e, magari, farsi notare anche da club prestigiosi.