Serie A, diritti tv: DAZN cambia ancora, TIM fa muro

Serie A, cambiano i diritti tv. DAZN pensa al futuro e guarda avanti, ma gli accordi sono minati da TIM. La situazione.

Serie A, prosegue la diatriba per i diritti tv. La situazione resta ingarbugliata. DAZN ha l’accordo per 3 anni, ma vorrebbe passare a 5. Una possibilità data dal fatto che i disguidi iniziali sembrano esser stati risolti grazie alla collaborazione con Sky e TIM. Le aziende si sono messe a disposizione e offrono un’ancora di salvezza rispetto alle criticità emerse nel recente passato. Sodalizio che avrebbe appianato anche le divergenze iniziali, è possibile che questo legame permanga anche in futuro. Dato che l’accoppiata funziona.

DAZN Diritti tv
DAZN, diritti tv in espansione

C’è però anche una terza possibilità ed è la doppia visione con Telecom: agli inizi la collaborazione era basata anche sulla possibilità di vedere le gare o tramite decoder o attraverso dispositivo. Dopo il Mondiale in Qatar non sarà più così: gli utenti non potranno più godere della visione contemporanea su due dispositivi collegati a reti diverse. Il piano tariffario subirà qualche modifica. Non in base ai costi, ma relativamente alle possibilità offerte.

Serie A, diritti tv: la mossa di DAZN

Situazione che indispettisce gli utenti. I quali avrebbero preferito – come si apprende dalla polemica social – non subire ulteriori modifiche. La situazione è particolare e in divenire. L’azienda comunque ha assicurato un’implementazione negli anni a venire. Al punto che la programmazione è già in sviluppo: tanti i format aggiunti nel corso di questa annata.

Serie A Diritti tv
Serie A, cosa cambia nella visione delle partite

Sempre maggiori sono le possibilità a fronte di qualche tempo per stabilizzarsi: il progetto iniziale non è in bilico. L’ambizione c’è e continua a macinare possibilità: il punto è cercare di capire – volta per volta – le esigenze del pubblico. Una platea sempre più esigente dopo due stagioni altalenanti. Se la resa varrà l’impresa potrà stabilirlo solo il tempo. Dopo la sosta Mondiale ce ne sarà tanto.

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