Lionel Messi scarpini e cravatta. Il campione del PSG organizza il proprio futuro: l’ex Barcellona ha le idee chiare su cosa fare.
Se Ibrahimovic citofona a Berlusconi per organizzare il futuro, Messi utilizza una via ancor più diretta. Campioni dalle idee chiare, ma soprattutto con la consapevolezza che niente dura per sempre: la Pulce per la prima volta è fuori dalla top ten del Pallone D’Oro. Stessa sorte per Ronaldo. CR7 aspetta di sbocciare nuovamente, ma ormai i traguardi migliori li ha alle spalle. Ibra, Messi e Cristiano: tre campioni e altrettante vite ancora da scrivere. Personalità del genere non vanno in pensione. Senza gli scarpini indosso è difficile immaginarli altrove. Vogliono restare nel mondo del calcio, ma come dirigenti: stanno prendendo le misure, in particolare modo Messi.
Il centravanti di problemi con il Fisco ne ha avuti più di qualcuno, ma poi ha capito e si è organizzato. Il pragmatismo resta punto focale: l’ex Barcellona ha sviluppato una passione per la finanza, forse perché le più grandi paure possono diventare anche le migliori alleate. Messi, con l’aiuto di esperti consulenti, sta mettendo su una holding finanziaria disposta a investire su nuove realtà sportive e tecnologie all’avanguardia a livello globale.
Messi, futuro nell’alta finanza: il progetto della Pulce
I propositi non mancano, i mezzi ci sono. Messi sembra davvero intenzionato a fare il salto nell’alta finanza. Anche attraverso un campo minato come quello delle criptovalute. Una parte del suo stipendio è investito nelle nuove forme di denaro e commercio. A qualcosa porterà. Messi è famoso per la propria visione di gioco, anche stavolta sembra saper guardare avanti. Un po’ più in là.
A muso duro e con la consapevolezza che i grandi non muoiono mai davvero. Cambiano pelle. L’argentino lo sta facendo, un passo alla volta: dribbling dopo dribbling, come continua a fare in campo. Quando la clessidra sarà arrivata alla fine, comincerà il suo secondo tempo. Dietro una scrivania. Stavolta il coach è lui, ma a differenza del campo chi sbaglia schema paga a caro prezzo. Forse è proprio questo che rende la sfida più interessante.