La Roma, a partire da gennaio, potrà contare su un nuovo attaccante per continuare a inseguire le zone alte della classifica.
E’ tutto fatto per Ola Solbakken alla Roma. I giallorossi hanno definitivamente battuto la concorrenza del Napoli e a gennaio ingaggeranno ufficialmente l’attaccante norvegese del Bodo Glimt a parametro zero, facendogli firmare un contratto fino al 2027.
Il norvegese ha siglato 17 gol e 22 assist nelle 84 partite con il Bodo. Numero che indicano che Solbakken non è un gran goleador; tuttavia le 6 reti negli 11 incontri dell’ultima Conference League, che gli hanno spalancato anche le porte della nazionale, rappresentano le potenzialità importanti di questo centravanti.
Roma, chi è Solbakken e perché piace a Mourinho
Solbakken è giocatore piuttosto singolare, per caratteristiche atletiche più che tattiche: di piede mancino, ama infatti giocare sulla destra per rientrare sul suo piede forte in cerca dell’assist o del tiro. Rapido nel dribbling, sa giocare anche sul binario sinistro.
La sua particolarità sta soprattutto nella struttura fisica: è un giocatore di 187 cm per più di 80 kg, ha dunque una fisicità importante che fa valere nei contrasti, sulle palle alte e nella protezione del pallone. Struttura che non gli impedisce di essere molto efficace nel dribbling stretto. Solbakken ha infatti sviluppato questa abilità grazie al calcio a 5. Fino al momento dell’esordio nella Serie A norvegese, Ola ha continuato a giocare anche a futsal. Nei suoi movimenti palla al piede è infatti possibile riconoscere gesti tipici dei talenti del calcio a 5.
E’ inoltre in possesso anche di una buona progressione che gli consente di essere pericoloso in campo aperto e negli strappi improvvisi. Un giocatore che per caratteristiche è molto simile a Zaniolo e che potrà essere un profilo molto utile nelle rotazioni di Mourinho. Tatticamente si sposa alla perfezione con il 3-4-2-1 giallorosso. Solbakken può infatti giocare dietro alla punta, sfruttando le sue ottime doti da assist-man, ma all’occorrenza può essere impiegato anche come attaccante centrale, con la possibilità di svariare un po’ su tutto il fronte offensivo, liberando spazi per i compagni. Un calciatore duttile, dunque, che può essere impiegato in più occasioni, come piace tanto al tecnico portoghese.
Un’arma in più per permettere alla Roma di continuare la rincorsa alle zone più alte della classifica.