Il rientro di Victor Osimhen può rivelarsi un grattacapo per Spalletti che dovrà fare scelti forti per la squadra: chi giocherà in attacco.
L’inizio di stagione del Napoli è stato a dir poco esaltante dal punto di vista dei numeri e delle prestazioni in campo. Nonostante i dubbi iniziali, legati agli eccellenti addii in estate, gli azzurri si sono dimostrati una squadra più forte del previsto giocando un calcio spettacolare in Italia e anche in Europa. Una macchina perfetta che da poco ha ritrovato il proprio bomber, Victor Osimhen, che sicuramente rappresenta un valore aggiunto ma potrebbe anche creare un grattacapo nella testa di Luciano Spalletti.
Il Napoli sta impressionando tutti i tifosi e continua a puntare in alto. Dopo la qualificazione matematica agli ottavi di Champions League, con ben due giornate d’anticipo, gli azzurri cercheranno di mantenere il primato in campionato. Per farlo servirà una vittoria nel match interno contro il Bologna dopo il momentaneo sorpasso dell’Atalanta in testa alla classifica.
Un impegno sulla carta agevole per gli azzurri che in queste settimane hanno dimostrato di essere superiori ad avversari ben più attrezzati. Ogni partita però fa storia a sé e in vista del futuro Spalletti sarà chiamato a prendere scelte forti per la sua squadra, soprattutto in attacco dove la staffetta di Raspadori e Simeone potrebbe interrompersi col rientro di Osimhen.
Nel calcio, come in tutti gli altri sport di squadra, gli allenatori sono ben contenti di avere a disposizione tutta la rosa. A volte però l’abbondanza complica le decisioni e mette alla prova i tecnici che devono escludere alcuni giocatori, magari meritevoli di giocare. E’ il caso che rischia di verificarsi al Napoli dove il ritorno di Osimhen scombinerà le carte nel reparto offensivo.
Il centravanti nigeriano è partito ovviamente titolare e, senza l’infortunio, avrebbe continuato a farlo come nelle prime partite. Il suo stop però ha fatto scoprire valide alternative a Luciano Spalletti, ripagato nel migliore dei modi da Raspadori e Simeone. Entrambi si sono comportati benissimo quando chiamati in causa, segnando gol pesanti e contribuendo al filotto di vittorie.
Ora però il loro utilizzo rischia di diminuire, interrompendo quella bella sintonia che si era creata tra i due giocatori. A farne più le spese sarà l’argentino, che ha caratteristiche più simili all’ex Lille, e già nella scorsa partita con l’Ajax è rimasto in panchina nonostante arrivasse da due gare di fila a segno.
Purtroppo però nel sistema di gioco degli azzurri (4-2-3-1) c’è posto soltanto per uno dei tre attaccanti, la cui gerarchia è chiara e difficilmente cambierà nonostante gli ottimi risultati senza Osimhen. A questo punto potrebbe crearsi una situazione scomoda per le riserve che, alla luce di quanto fatto, si aspettano spazio ma rischiano di rimanere deluse. Toccherà a Spalletti cercherà in qualche modo di accontentare tutti e mantenere alto l’entusiasmo nello spogliatoio allontanando possibili gelosie interne.
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