Napoli campione d’Italia? I motivi per cui mai come stavolta i partenopei possono sognare e Spalletti può sfatare il suo più grande tabù.
Il Napoli di Spalletti sta facendo davvero molto bene in questo inizio di stagione e questo è chiaro a tutti. Molte volte però i tifosi partenopei e non solo, hanno assistito a partenze entusiasmanti e finali con sorprese poco piacevoli. Quest’anno però potrebbe essere diverso. Lasciando che i tifosi azzurri facciano tutti i prevedibili scongiuri, mai come nella stagione in corso sembra davvero concreta la possibilità che il Napoli torni al tanto sognato Tricolore, che manca dai tempi di Maradona. A rendere più concreta che mai uno scenario con il Napoli campione d’Italia ci sono una serie di fattori coincidenti e decisamente rilevanti.
Esiste un proverbio molto famoso che recita “chi ben comincia è già a metà dell’opera“, ma in questo caso la saggezza popolare ha fatto troppe volte torto al Napoli. Nelle passate stagioni abbiamo visto tante volte gli azzurri arrivare a pochi centimetri dal traguardo e fallire. Molti ancora non hanno superato il trauma del famoso “Scudetto perso in albergo” che precedette la fatale partita di Firenze. Era il Napoli di Sarri, un’altra squadra che fece vedere cose fantastiche sul campo, ma che rimase tuttavia a secco di trofei.
Anche l’anno scorso il Napoli era partito piuttosto bene, salvo poi iniziare a perdere parecchi punti in casa e tirarsi poi definitivamente fuori dalla lotta con la sciagurata partita di Empoli. A parte il prestare attenzione alle trasferte in Toscana, evidentemente delicate quando capitano sul finale di stagione, il Napoli però potrà contare su diversi vantaggi molto rilevanti in questa stagione anomala per fare suo il Tricolore.
Come detto questa stagione non sarà come tutte le altre. Il Mondiale invernale infatti rappresenta una variabile inedita all’interno della stagione “ordinaria” con le competizioni riservate ai club. Questo esporrà dunque le squadre che mandano più giocatori nelle rispettive nazionali ad un rischio molto alto di infortuni, oltre ad un logico affaticamento.
Tra tutte le big di Serie A indovinate chi è che perderà meno giocatori per il Mondiale… esatto, il Napoli. Spalletti dovrebbe perdere all’incirca soltanto 6 giocatori. Già 7 sono quelli che manderà invece l’Atalanta, mentre sia Inter che Roma dovrebbero vederne partire circa 8. Le squadre più “generose” saranno invece la Juventus con 11 ed il Milan che ne fornirà circa 13.
I vantaggi per Spalletti però non finiscono qui. Se si vanno ad analizzare quali sono le nazionali a cui si uniranno i tesserati del Napoli vediamo davvero poche papabili pretendenti alla vittoria finale. Questo quindi consentirà all’allenatore toscano di riaverli anche prima della fine del torneo. Tra Kim che si unirà alla Corea del Sud, Lozano con il Messico, Olivera nell’Uruguay, Zielinski con la Polonia, Anguissa con il Camerun e Mario Rui nel Portogallo.
Infine un’ulteriore fattore ben augurante è rappresentato dalla tempistica del Mondiale. Analizzando infatti le stagioni di Spalletti si nota che nella sua carriera c’è una propensione piuttosto ricorrente nell’andare in crisi intorno al periodo invernale. E’ successo sia con la Roma che con l’Inter e anche con il Napoli. Lo stop per il Mondiale con ripartenza a gennaio dunque gli consentirebbe di saltare il periodo storicamente più difficile e rilanciarsi verso la vittoria dello Scudetto, con la rosa fresca e riposata, direttamente ad inizio anno.
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