Paulo Dybala è al centro delle dinamiche giallorosse. Il centravanti si è fermato per un infortunio, arriva la rivelazione inaspettata.
Paulo Dybala si ferma. Il centravanti tornerà nel 2023 con la Roma, a metterlo fuoricausa un infortunio che l’ha visto abbandonare il campo prima del previsto nel corso della partita contro il Lecce. I danni al collaterale parlano di 4 o 8 settimane di stop. L’argentino proverà a stringere i denti per il Mondiale, ma non è detto che ce la faccia. A questo punto bisogna chiedersi fino a che livello la Roma può spingersi: sul mercato non si faranno altri investimenti, almeno il mantra di Friedkin sembra essere chiaro.
La campagna acquisti già c’è stata, gli infortuni sono una variabile indipendente: possono accadere a prescindere da tutto, i giallorossi sono stati sfortunati. Anche se appellarsi alla mala sorte non basta: è un problema da risolvere, ma non con altri acquisti. Anche perchè la società ha dato tutto. Non resta che aspettare e, nel frattempo, fare di necessità virtù.
Dybala, il retroscena sull’arrivo a Roma: la verità di Artibani
Rimanendo in tema di peculiarità virtuose, a Roma cominciano a chiedersi se davvero il gioco valga la candela: Dybala sta dando il massimo nella Capitale, ma la sua situazione era nota. Un uomo cagionevole, seppur forte dal punto di vista tecnico e in grado di spostare gli equilibri. Il giocatore ideale per costruire un progetto attorno a lui.
Proprio questa, però, forse è stata la discriminante. Prova a dirlo sommessamente Artibani a TVPlay: “Dybala non lo voleva nessuno perchè essendo tanto forte, poi c’è bisogno di costruire una squadra attorno a lui. Non sempre è possibile”. La volontà è quella di analizzare ogni aspetto, ma la piazza certe domande inizia a farsele: senza Dybala sarà la stessa Roma?
Poi: una squadra Dybala dipendente dove può arrivare? La risposta deve averla anche Mourinho: il progetto è vincente e deve rimanere tale a prescindere dagli incidenti di percorso. Impossibile fare diversamente al netto degli investimenti intrapresi: la Roma è a un bivio senza uscita. Dybala non c’è più fino a gennaio. Nel mentre la squadra sarà chiamare a mostrare il suo vero spirito: quello familiare e complice evocato da Mourinho. Gli assenti non devono essere un rimorso, ma tutto deve tornare alla normalità. Compresa la situazione fisica di determinati profili.