La Scala: “Il rigore di Tomori? Poteva starci. Ecco cosa invece non va”

Il Vicepresidente dell’Associazione Piccoli Azionisti dell’ A.C. Milan Giuseppe La Scala ha commentati ai microfoni di calciomercato.it su TvPlay

L’avvocato Giuseppe la Scala, Vicepresidente dell’Associazione Piccoli Azionisti dell’ A.C. Milan, ha commentato il match tra Milan e Chelsea ai microfoni di calciomercato.it su Twitch TvPlay. Queste le sue parole:

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SULL’EPISODIO DEL RIGORE – “Il rigore ci può stare. Mount è onesto…non è uno alla Cuadrado. Punta a calciare e non a prendere il fallo, ed è evidentemente sbilanciato. E’ una decisione che sta nell’area della interpretazione giurisprudenziale. Il problema è che nel mondo della interpretazione giurisprudenziale reale ha una fase nel quale la decisione viene messa a controllo successivamente e omogeneizzata. Nel calcio non c’è. Tu ti prendi la decisione a seconda che l’arbitro pensi che sia fallo o no in base all’interpretazione. Il vero errore della norma è che da un fallo del genere debba seguire l’espulsione. In una partita come quella di ieri questo corrisponde ad una pena di morte. La squadra è segnata”

SUI CONTATTI NEL CALCIO MODERNO – “Un calcio spettacolare lo preferisco. Anche che contatti tra difensore e attaccante siano sanzionati anche se poco rilevanti. In un calcio sempre più veloce, che un difensore possa in modo involontario toccare è plausibile, quello che non va bene sono le sanzioni. Il fallo andava sanzionato con il rigore, ma espulsione assurda. Nel calcio moderno andrebbero espulsi gli antisportivi, i simulatori, chi fa interventi o palla o gamba, non Tomori che si appoggia cercando di non essere aggressivo. Espellerlo è ridicolo ed equivale ad una pena di morte sulla partita”

SUL MILAN – “Al Milan ha onorevolmente tenuto il campo. Da milanista sono orgoglioso che si è fatto il possibile contro gente che sa palleggiare e giocava con il vantaggio di due gol, ma di fronte al quale il Milan non ha sfigurato. ha rischiato più a Londra che non a San Siro. Sono orgoglioso di una squadra che nonostante le difficoltà ha tenuto. Adesso restano due partite che può vincere. Se non ci riesce non ha meritato il passaggio”

SULLA JUVENTUS E IL MATCH CONTRO IL MACCABI – “Stupito dalla qualità modesta vista. Sembrava a rallentatore. Partita tra squadra di onesti dilettanti e la Juventus che trotterellava”

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