Ferrari: “Sarri si sta adattando alla rosa della Lazio. Spalletti? Non ha demeriti nello Scudetto perso l’anno scorso”

Il giornalista Fabrizio Ferrari ha parlato a Calciomercato.it su Tv Play degli errori nell’ultima giornata di Serie A.

La vittoria della Lazio sulla Fiorentina, con Sarri che ha sta proponendo qualcosa di diverso dal suo solito gioco: “Quando era in conferenza di presentazione alla Juventus gli chiesi come mai qualcuno si aspettasse un Chelsea diverso. Mi rispose che la rosa era diversa rispetto a quella del Napoli, dove in tanti potevano attaccare lo spazio, mentre in Inghilterra volevano più la palla sui piedi. Chiaramente la stessa cosa sarebbe successa anche alla Juventus perché aveva giocatori diversi e stessa cosa sta accadendo alla Lazio, perché ha giocatori diversi. Quando vai in vantaggio subito e giochi contro una squadra che aggredisce ti conviene di più aspettarli per colpire in contropiede visto che hai giocatori bravi negli spazi. La Fiorentina non meritava di perdere così, a tratti non meritava proprio di perdere. Però la Lazio ha sfruttato le pecche della viola. Ho fatto un tweet oggi, se andiamo a vedere Italiano ha battuto due volte Pioli, l’Atalanta di Gasperini tre volte, la Roma di Mourinho l’ha battuta, il Napoli di Spalletti due volte, con Sarri invece ha sempre difficoltà, in tre gare ha preso tre gol non segnandone nessuno, con tre sconfitte. Forse Sarri si trova meglio contro Italiano che viceversa. Poi ci sono anche gli eventi, mi aspettavo un risultato diverso per quanto visto nel primo tempo. Se la Lazio però ha una delle difese meno battute un motivo ci sarà. Nel DNA di Sarri le sue squadre di solito subiscono pochi gol”.

Fabrizio Ferrari
Le parole di Fabrizio Ferrari su TvPlay

La valorizzazione di Immobile

In Nazionale Immobile fa tanta fatica: “Mancini è stato forse meno duttile di Sarri. Hai un attaccante che ti garantisce un numero importante di gol, forse non si deve adattare lui a te, ma ti devi adattare tu a livello di gioco, forse così contro l’Irlanda del Nord e in altre circostanze avremmo visto risultati diversi. Mancini a livello europeo con i club non è mai andato oltre i quarti di finale di Champions League, in Coppa Uefa è stato eliminato in semifinale dal Porto di Mourinho. Mancini è in Nazionale perché in quel momento non c’era di meglio. Ha portato qualcosa di nuovo, ha fatto un suo gioco, ma non sono contento di questa Italia e Immobile si poteva sfruttare meglio”.

Gira voce che fu Sarri a dire di no a Immobile quando poteva raggiungerlo al Napoli: “Non mi risulta, non lo so, mi sembra un po’ fantacalcio. Credo che Immobile sia stato uno di quelli che ha favorito l’arrivo di Sarri alla Lazio. Ne aveva sentito parlare positivamente, ha fatto bene a Napoli. Non credo sia un rumor corrispondente al vero”.

Fabrizio Ferrari 2
Fabrizio Ferrari a TvPlay

Il Napoli di Spalletti

Un commento sull’avventura di Spalletti a Napoli: “Secondo me Spalletti l’anno scorso era partito per arrivare in zona Champions non per vincere lo Scudetto. Quando mancano Anguissa e Di Lorenzo non credo che Malcuit, che a Empoli in una partita acquisita si mette a fare il sombrero al limite dell’area, sia un sostituto adeguato. Quando per la Coppa d’Africa perdi Koulibaly e Anguissa pareggi in campionato contro la Juventus, probabilmente con quei due elementi portavi a casa la contesa. Poi affronti la Fiorentina in un momento di calo fisico e con assenze, ci può stare non vincere. Per i bookmakers, che difficilmente sbagliano di molto, il Napoli era quinto nella volata Scudetto. Se Spalletti non è riuscito a vincere alcune partite non è perché ha demeriti lui, ma perché la squadra non riusciva a dare di più. Anche il dover mettere Mertens sottopunta segnala una lacuna nella rosa”.

Sui cali di Spalletti nel periodo primaverile: “Vorrei ricordare che quando ha stabilito il record di punti con la Roma ottenne nove vittorie nelle ultime undici partite. Tant’è che gli Zhang poi volevano portarlo all’Inter a tutti i costi. Nella seconda avventura arrivò con una distanza di cinque punti alla zona Champions e rischiò quasi di arrivare secondo al posto del Napoli”.

Sui giocatori che hanno lasciato il Napoli e in particolare Mertens: “Tra le due sono contento che Mertens alla fine non sia rimasto. Ha dato tanto, ma se è arrivato a fine carriera serve qualcuno che gli faccia capire che è il momento di smettere o se non vuole smettere allora che lo aiuti ad andare altrove. Pensate a come andò alla Roma con Totti. Perché tanti giocatori chiudono in India, Usa o Emirati? Serve un ricambio talvolta”.

Gestione cookie