Cordella: “Inzaghi resterà all’Inter anche dopo il Barcellona. Leao? Ha offerte da dieci milioni annui”

Fabio Cordella, imprenditore legato al mondo del calcio, a calciomercato.it in onda su TvPlay.

Simone Inzaghi potrebbe smettere di allenare l’Inter già questa sera? “Non credo che smetterà questa sera. Diciamo che non sta proprio messo bene, ma penso che l’Inter prima di mandarlo via ci penserà due volte visto che non se la passano benissimo economicamente parlando, inoltre credo che un altro tecnico non potrebbe fare molto di più rispetto a Simone Inzaghi. Semplice mia opinione. Il Napoli invece fa un bellissimo calcio, davanti c’è l’Ajax che gioca ottimamente, ma penso che i partenopei potranno avere la meglio”.

Stasera Paulo Sosa vedrà Inter-Barcellona: “Paulo Sosa non è economico. Sì, vedrà la partita ma potrebbe voler dire qualcosa come nulla. Lo conosco bene, gli piacciono i progetti, non il subentrare in corsa. Mi sembra solo un qualcosa per far parlare di più i giornalisti”.

Fabio Cordella
Fabio Cordella a Calciomercato.it

Fabio Cordella sulla Juventus e sul rinnovo di Leao

La Juventus è tornata alla vittoria: “Le partite facili per la Juventus fino a 15 giorni fa non esistevano, perché la Juventus ha dimostrato di essere in ritardo dal punto di vista psicofisico contro qualunque avversario. Però io vado indietro di qualche anno. Vi ricordate l’ultima figuraccia fatta dalla Juventus contro l’Empoli? È poi l’anno del secondo Scudetto di Allegri. La Juventus, nonostante abbia un organico importante, aveva bisogno di ritrovare il gruppo dal punto di vista mentale, i giocatori hanno un mese in più nelle gambe, vedrete, e lo abbiamo già visto con il Bologna, che la Juventus andrà in discesa. Non nel senso che affonderà, ma che sarà tutto facile. Lo vedrete da domani sera e dalla prossima giornata di campionato. Secondo me sarà molto dura per il Milan, dico che secondo me il Milan non vince”.

Questione rinnovo di Leao: “Il Milan non ha i mezzi e non vuole avere i mezzi per pareggiare le richieste dell’entourage di Leao. Il ragazzo non è cresciuto nel Milan, non si è attaccato ai colori del Milan. Nel momento in cui arrivano offerte con il triplo dell’ingaggio da altre parti del mondo è difficile trattenerlo. Il Milan sa che a luglio non prenderà più i soldi di quelli che gli offriranno a gennaio. Sono dei miei pensieri. Che poi spesso si verificano, più di qualche volta i fatti mi hanno dato ragione, poi vedremo se andrà così anche in questo caso. Essendo uomo di calcio io ragiono così. Leao rinnoverà solo alle sue condizioni, non alle condizioni del Milan. I portoghesi guardano solo i numeri, gli interessano più di ogni altra cosa. Un calciatore così giovane, che sa di avere davanti dieci anni di carriera e che a luglio sa che può prendere tre quattro volte di più a Milano non ci vuole restare. Io spero che resti, sarebbe un altro pezzo pregiato che va via dalla Serie A in un momento in cui ne abbiamo già persi diversi. Richiesta da 7 milioni annui? No, sono di più”.

Un rischio affidare a Tatarusanu il ruolo di vice Maignan? “Secondo me no. Sirigu sicuramente è una garanzia. Le papere sono dietro l’angolo per quasi tutti i portieri, anche Buffon ne ha fatte, così come Donnarumma. Non vedo una situazione difficile per la porta del Milan”.

Fabio Cordella Juventus
L’intervista a Fabio Cordella su TvPlay per parlare di Juventus, Inter e rinnovo Leao

Il caso Leao

Domani vedrai allo stadio Chelsea-Milan, cosa diresti a Leao se lo incontrassi? “Che è un ragazzo giovane, può costruire una storia importante al Milan. Può costruirsi un nuovo orizzonte economico al Milan se dovessero arrivare altre vittorie. Non andrebbe in squadre con una storia più importante del Milan. Proverei a farlo innamorare della maglia. Non gli si sta dicendo, con tutto il rispetto, di diventare il leader ddella Sampdoria o del Bologna. Il Tottenham, per fare un esempio, non ha vinto quanto il Milan, a Milano siamo sui livelli di Barcellona e Real Madrid. Ci sono club prestigiosi dove un ragazzo giovane come Leao può sposare una causa e fare la storia come Totti alla Roma. Mentre spostandosi solo per i soldi potrebbe non succedere. Richieste? Ci sono club che hanno offerto anche dieci milioni annui a Leao. Dire Chelsea non è una sciochezza. Ci sono altri club inglesi che sono su di lui, anche il Tottenham. Secondo me Leao lontano dalle luci di San Siro non sarebbe il Leao del Milan, ma solo un fenomeno in mezzo a tanti. Magari non gli girerà bene per tre partite e la parabola può girare. Tra sei e dieci milioni in dieci anni di carriera non c’è una differenza abissale e tanti ragazzi per fortuna ancora ci pensano a queste cose. Tanti altri meno, ma c’è ancora qualcuno che ci ragiona. Leao potrebbe monetizzare le stesse somme diventando un’icona del Milan”.

Leao perché dovrebbe restare al Milan se può andare a vincere tutto al Manchester City? “Non è scontato che vada al Manchester City e non è scontato che poi il City vinca la Champions League. Anche l’Ajax ha sollevato trofei vendendo giovani? La storia insegna che l’Ajax ha avuto sempre un progetto sportivo costruendo i giovani talenti e proponendo un certo tipo di calcio. Il City ha speso miliardi e ha vinto solo coppe in Inghilterra. L’Ajax ha tradizione e ha vinto anche dopo Crujiff. L’Ajax che ha vinto qualcosa giocava con ragazzi ora ricodiamo come fenomeni, ma che al tempo erano ragazzini. Da uomo di calcio dico che il Milan è sulla strada giusta. La differenza tra Milan e Ajax è che l’Ajax quando ha un Leao lo vende perché dietro ne ha altri che sta costruendo. Un calciatore come Leao lontano dal Milan però rischia seriamente di essere solo uno dei tanti. In un altro club pieno di fenomeni potrebbe non diventare più forte, non ne ha la certezza”.

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