Petricca: “Kim ottimo affare. Suning, si dovrà ridefinire il pianeta Inter”

Oberto Petricca, avvocato ed agente FIFA, oltre che esperto di calcio orientale è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it in onda su TvPlay.

L’avvocato e agente FIFA Oberto Petricca è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it per discutere le dinamiche del calcio orientale.

SUL TORNEO DURANTE IL MONDIALE – “Penso che qualsiasi iniziativa che possa alleviare il dispiacere per la non partecipazione al mondiale e divulgare il nostro calcio a livello internazionale siano bene accette. Spero che queste iniziative vadano avanti. Ritengo siano positive”

SU KIM MIN-JAE – “E’ un giocatore importante. Ha fatto benissimo in Cina, dove ha potuto lavorare con allenatori europei e acquisire meccanismi importanti, senza cui avrebbe faticato nell’ambientamento. Si era capito subito che aveva potenzialità importanti. Un giocatore moderno, con fisico e tecnica. Hanno visto benissimo i turchi che hanno pensato di trasferirlo ad un costo vicino allo zero. Questo ci dà l’idea della mancanza del nostro scouting in certi mercati che riteniamo minori. Anche qui però ci possono essere occasioni. In questi momenti è importanti fare anche questo tipo di lavoro. In questi mercati altre società inglesi o tedesche operano e riescono a fare buoni affari. Kim è un giocatore che merita attenzione. Sa costruire dal basso, ha carattere ed è affidabile. E’ stato un ottimo affare”

SU SUNING E ZHANG SR. – “Sul calcio in Cina c’è stato un indirizzo di disimpegno. Il calcio a livello locale è stato abbandonato a sé stesso. C’è stato regresso rispetto agli anni precedenti. Quando arrivano queste indicazioni soffrono anche le società che soffrono all’estero. Da qui a un periodo x si dovrà pensare ad una ristrutturazione del mondo Inter. Pur ritenendo Suning una proprietà affidabile per il presente e per l’immediato futuro. Anche la pandemia e la guerra hanno influito. Suning è sparita da qualsiasi campionato in Cina. Questo dà l’idea del disimpegno. Zhang sr? Si sta vedendo poco, ma penso che sia una strategia legata al calcio. Sulla presenza istituzionale non ci sono problemi. Se ci fossero problemi ne risentirebbe anche il figlio, che invece sta andando avanti. Bisogna fare attenzione alle voci.”

SUI GIOCATORI UNDER 21 ORIENTALI- “Ci sono dei buoni calciatori a livello di Nazionali giovanili. Sono stati penalizzati dalla mancanza di competizioni negli anni precedenti, utili per avere visibilità. Under 18? E’ un’età dove in Giappone non giocano neanche in seconda divisione. E’ un po’ presto per vedere chi è pronto. Già sull’Under 21 si può fare un discorso di maggiore affidabilità. L’occasione per vederli all’opera è l’amichevole tra la nazionale under 21 e l’Italia under 21. Poi tra i più grandi ci sono i vari Minamino, Mitoma, che si sono affermati e hanno trovato successo in Germania, mentre faticano da noi”.

SUGLI SLOT DEGLI EXTRACOMUNITARI – “L’Italia è anche penalizzata sugli slot extracomunitari. Si presume che possa danneggiare la Nazionale e si apre poco. Altri paesi hanno slot maggiori e non vanno in sofferenza. Non penso siano queste dinamiche che hanno portato agli insuccessi della nostra nazionale. Soprattutto quando c’è crisi bisogna attivare la fantasia e l’ingegno e avere ottimi scout, ma se non si può andare a prendere giocatori in giro per il mondo si va in sofferenza”

SU EVENTUALI GIOCATORI DA CONSIGLIARE – “Non vedo al momento soluzioni clamorose. Ci sono però dei buoni giocatori”

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