Roger Federer è diventato un simbolo nella storia dello sport e non solo per i suoi risultati, per i record e i trofei. Omaggio a un campione che ha cambiato il tennis e i suoi tifosi
Meglio esserci lasciati che non esserci mai incontrati. L’han pensato in tanti, fra i tifosi che per 17 anni di fila lo hanno premiato come il tennista più amato del mondo, quando Roger Federer ha annunciato il suo addio al tennis. “Ho 41 anni, ho giocato più di 1500 partite in oltre 24 anni. Il tennis mi ha trattato più generosamente di quel che avrei sognato, ora è tempo di chiudere la mia carriera” ha detto Federer nel messaggio con cui ha annunciato la fine della sua storia sportiva.
Nel suo lungo audio messaggio sui social, ha ringraziato tutti quelli che hanno accompagnato la sua carriera e infine ha chiuso con una dedica molto speciale al tennis, lo sport che gli ha regalato un sogno. “Ti amerò per sempre e non ti lascerò mai” ha scritto.
“Hai ispirato milioni di persone – me compresa – e non ti dimenticheremo mai” ha scritto Serena Williams in un messaggio sui suoi profili social. Al Roger “amico e rivale” si è rivolto Rafa Nadal. “Vorrei che questo giorno non fosse mai arrivato – ha scritto -. È stato un piacere, ma anche un onore e un privilegio, condividere tutti questi anni con te”.
Roger Federer, i record di un campione senza tempo
Dopo quasi un giorno di silenzio, anche Novak Djokovic, che l’ha sconfitto nella memorabile finale di Wimbledon 2019, l’ultima in uno Slam per lo svizzero, ha rotto il silenzio. “La tua carriera ha indicato la strada per quello che significa arrivare all’eccellenza, guidare con integrità ed equilibrio” ha scritto.
Federer lascia con 103 trofei vinti, secondo solo a Jimmy Connors per quanto riguarda i titoli considerati ufficiali per il circuito maggiore maschile. Venti volte campione Slam, un record superato negli ultimi anni da Novak Djokovic (21) e Rafa Nadal (22), Federer è l’unico giocatore che è stato capace di raggiungere dieci finali consecutive nei major, da Wimbledon 2005 allo US Open del 2007;
Impressionanti i suoi primati. E’ l’unico ad aver vinto due major per cinque anni di fila e l’unico nell’Era Open (iniziata nel 1968), ad aver vinto almeno 100 partite in due diversi tornei del Grande Slam (105 a Wimbledon e 102 a Melbourne). E’ riuscito a conquistare l’Australian Open nel 2007 e Wimbledon nel 2017 senza perdere un set. Nell’era Open ci sono riusciti, nella storia dei due tornei, solo l’australiano Ken Rosewall e lo svedese Bjorn Borg.
Ha vinto 1.251 partite complessive e 24 finali consecutive tra il 2003 e il 2005. E’ ancora oggi il giocatore con più settimane consecutive da numero 1 ATP all’attivo da quando esiste il ranking computerizzato, nel 1973, 237 dal 2 febbraio 2004 al 18 agosto 2008. Resta soprattutto il campione che ha reso il tennis un’esperienza religiosa, per dirla con lo scrittore David Foster Wallace, che ha fatto credere nell’impossibile e l’ha fatto sembrare insospettabilmente facile. Un uomo, un’icona capace come nessun altro di cambiare il tennis e soprattutto i suoi tifosi. Per questo, il tennis non sarà mai più lo stesso.