Il giornalista Alberto Mauro è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it su Twitch TvPlay per parlare di Juventus.
Le possibilità di un esonero di Allegri: “Al momento ci sono diversi segnali che è giusto metabolizzare e poi farsi un’idea, i segnali che arrivano dalla Juventus sono di fiducia nel progetto Allegri. Ad oggi non c’è l’intenzione di prendere in considerazione l’esonero di Allegri. In questo momento non si prende considerazione tanto il risultato, a meno che chiaramente non arrivi un 4-0 per il Monza che sarebbe clamoroso, quanto invece l’atteggiamento della squadra in campo. Ovviamente non c’è soddisfazione per l’andamento della squadra. Poi c’è una situazione finanziaria che ha un peso specifico importante, perché lo stipendio di Allegri, 7 milioni più bonus, è una cifra che va a impattare in modo importante sul bilancio. C’è chi ha messo in luce che la mancata qualificazione in Champions costerebbe circa 30 milioni, Allegri costa per 20, si può fare questo gioco di calcoli. Però bisogna anche vedere se l’eventuale sostituto ti dà la garanzia di arrivarci in Champions League. De Zerbi è un grande tecnico, così come Mancini, in questo momento si fanno tanti nomi”.
Mourinho? “E’ stato vicino alla Juventus quando poi si decise di andare su Sarri. Era uno della lunga lista di nomi fatti. Però sì sono più i rischi di cambiare ora Allegri, perché questa squadra è stata costruita da lui e per lui. Chiunque vorrebbe Pogba, ma un Kostic è un giocatore che serve ad Allegri, poi magari non sono arrivate le primissime scelte, ma sono nomi per Allegri. In questo momento in caso di sostituzione non puoi permetterti neanche scommesse alla Montero o come sarebbe De Zerbi. Non si sta quindi prendendo in considerazione ad oggi l’idea di un esonero. Non c’è lo 0% di possibilità, diciamo un 5, servirebbe un cataclisma per dover optare per l’esonero”.
Considerazioni sulle difficoltà della Juventus: “L’impressione che mi dà questa Juventus è di andare in difficoltà contro qualunque avversario, quindi è un problema della Juve. Rispetto agli anni scorsi ci sono stati momenti di difficoltà sì, ma c’erano giocatori di spessore e personalità per uscirne da quei momenti. Ricordate contro il Sassuolo quando la Juventus era nella parte bassa della classifica. Poi sono venuti fuori certi giocatori e si sono risollevati. Questa sensazione su questa squadra invece non la ho, mi sembra un Allegri che insegue, che non dà più ritmo alle partite che gioca ma che insegue l’avversario di turno. In questo momento la situazione è complessa perché non c’è una problematica unica, ha tanti sintomi e diventa difficile andare ad agire. Lo stesso Allegri non sa bene cosa dire in conferenza. Fatico a credere che la Juventus andrà a vincere 4-0 con il Monza e poi farà filotto di vittorie”.
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