Le parole in collegamento telefonico di Francesco Fimmano, legale Salernitana, a Calciomercato.it in onda su TvPlay.
Allegri parla della Salernitana come vero avversario della Juventus: “Certamente abbiamo lavorato e lavoriamo per farla diventare una squadra di primo piano, la squadra quest’anno si è posta l’obiettivo della salvezza, oggettivamente però la Juventus è una squadra molto forte. Siamo in una fase storica però in cui la nostra squadra è la mina vagante e quindi tutto è possibile, è una squadra molto giovane e quindi può avere un momento di appannamento come tutte le squadre giovani, ma anche di esaltazione. Sono stato a vedere la partita con l’Udinese e gli udinesi erano molto contenti del pareggio, poi hanno battuto la Roma per 4-0. Mi sembra un bel segnale”.
Come è nata l’idea Dia? “Quella di Dia è una di quelle trattative condotte sulla base di linee guida molto semplici, giocatori forti, bisognosi di una grande vetrina come può essere la Salernitana. Dunque va dato merito al direttore sportivo e al team che l’ha portato a Salerno. Senza dimenticare che abbiamo anche altri ragazzi fuori”.
Il problema intrattenimento nel gioco italiano.
Il gioco propositivo dev’essere portato solo dalle piccole mentre le grandi possono essere più pragmatiche? “Tutto cambia e nulla cambia. Oggi il calcio italiano ha un problema complessivo che ha creato una certa decadenza. In primis le partite si devono giocare pe lo spettacolo, questo è un primo problema. Quando si dice che all’estero come in Inghilterra si gioca non è una questione di un’azione, ma che in Italia invece si tende a fare melina a centrocampo, va risolto indipendentemente da piccole, medie o grandi”.